«È un passaggio storico per Avezzano, una città che vuole guardare al futuro senza dimenticare il passato»: eravamo a marzo del 2014 e l’allora assessore alla cultura Gabriele De Angelis presentò così il Concorso di Idee bandito dal Comune per la riqualificazione di Piazza Risorgimento. In seguito i tre super esperti – Giovanni Carbonara, Mario Centofanti e Claudio Finarelli – chiamati a decidere la migliore delle 20 proposte presentate scelsero quella dell’architetto e ingegnere Giancarlo Cardone.
Tutto rimase fermo lì fino a stamattina quando, a distanza di tre anni, Gabriele De Angelis ha presentato da sindaco «l’opera deliberata che ha già l’impegno di spesa pari a 343.000 euro con il cantiere che partirà il prossimo febbraio».
De Angelis, con al fianco Cardone, non ha nascosto una certa soddisfazione per aver ripreso quel progetto ed essere riuscito a dargli le gambe per camminare: «Tutto poggia su due punti molto importanti, il completamento della fontana e l’inizio della riqualificazione della parte centrale di Avezzano. L’intervento è impattante e delicato soprattutto perché si riflette sulla più grande cattedrale d’Abruzzo e nello scegliere l’idea migliore la commissione presieduta da Carbonara ebbe la giusta sensibilità. La fontana storica non verrà toccata ma implementata con i nuovi interventi che la porteranno verso la modernità, in questo percorso voglio ringraziare pubblicamente per il loro lavoro il vicesindaco Emilio Cipollone e l’assessore Fabrizio Ridolfi. L’impegno di spesa che ci siamo assunti rientra in quel milione e 180mila euro di appalti già deliberati in un mese e mezzo, questa è la strada che abbiamo intrapreso e che vogliamo continuare a perseguire anche se, più in generale nella riqualificazione del centro, ho l’intenzione di stimolare e coinvolgere i privati che hanno proprietà e fabbricati nelle aree oggetto di intervento. Con una leva fiscale e urbanistica conto di portarli dentro per riqualificare l’esistente e andare di pari passo con i nuovi progetti».
Evidentemente soddisfatto l’ingegnere e architetto Cardone: «Il progetto ha l’elemento acqua al centro di tutto. La fontana sarà un orologio fermo alle 7.48 del 13 gennaio 1915 così da restituire identità, memoria e dignità a questo territorio partendo da Piazza Risorgimento».
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