A mettere il punto alle polemiche sulle luminarie natalizie di Avezzano e sul loro costo basterebbero le parole di don Aldo Antonelli: «Polemica degradante sia per chi la suscita come pure per la città che la subisce.
E siccome è da giorni che questo scambio di accuse e disdette si trascina, viene da chiedersi se la città non abbia altri problemi più importanti sui quali convergere le attenzioni e le preoccupazioni: la sempre più diffusa disoccupazione, la criptodelinquenza di strada, un mercato autocefalo che sta desertificando il centro e uccidendo i piccoli esercizi e molti altri piccoli problemi che messi insieme fanno il problema….
Oltre a ciò, infastidisce lo schieramento “barricadero” tra i pro e i contra dell’attuale amministrazione; come se il bene stesse tutto da una parte e il male tutto dall’altra. Non è mia intenzione fare l’equilibrista ma resto convinto, e non da oggi, che le critiche di una certa opposizione sono sospette come le adulazioni di certi amici. E mi chiedo se sia proprio tanto difficile riconoscere, ogni tanto, le scelte buone della contro parte e criticare le cose sbagliate di casa propria.
Ho l’impressione che si è in troppi, in questa nostra città, a sentirsi fans di parte prima e più che cittadini».
Parole di tranquillo buonsenso che sarebbero anche avanzate se non fosse intervenuto il portavoce del sindaco. Così Roberto Alfatti Appetiti, «carte alla mano» ha snocciolato le cifre relative a questo primo Natale dell’Amministrazione De Angelis e a quelle dell’ultimo di Gianni Di Pangrazio. Dice Alfatti Appetiti: «Rammarico per l'approssimazione sprezzante dei giudizi e il balletto delle cifre, del tutto fuorviante, relativamente alle iniziative che l'Amministrazione comunale ha deliberato per le prossime festività.
La Giunta De Angelis ha stanziato, con un'unica delibera, la n. 334 del 15 novembre 2017, 58.696 euro, somma comprensiva di più eventi: una rassegna musicale che si terrà presso la sala dell'ex Montessori; l'organizzazione di una mostra personale di Colantoni, artista marsicano di fama mondiale con i relativi costi relativi alla stampa del catalogo e all'assicurazione delle opere; il noleggio di una giostra simile a quelle antiche di cavalli Belle Epoque, gestita dalla Pro-Loco di Avezzano; l'installazione di luminarie natalizie dalla forte valenza innovativa e con un ricercato significato religioso. Si tratta non di mere decorazioni o dei consueti addobbi floreali, che pure non mancano, ma di un vero e proprio progetto di luci d'artista, ideato e curato a titolo gratuito dall'architetto Alberto Cicerone, professionista avezzanese molto apprezzato dal Vaticano.
Nei 58mila euro complessivi, il costo sostenuto per questo ambizioso progetto di illuminazione, che interessa il centro e le frazioni, incide per 34mila euro, tenendo conto anche dell'allaccio e dei consumi dell'energia elettrica. Se è vero che l'amministrazione precedente, per le luminarie, aveva speso 'solo' 25mila con delibera n. 381 del 15 dicembre 2016 (Natale in piazza), va precisato che per le iniziative natalizie la giunta Di Pangrazio aveva assunto non una ma ben tre delibere: la n. 368 del 01 dicembre 2016 (Natale 2016. Approvazione programma) per un importo di 25.670, la ricordata n. 381 di 25mila euro per le luminarie e il 22 dicembre 2016 la terza delibera (Natale 2016, integrazione programma) per ulteriori 19.980.
Noi siamo convinti che, per restituire decoro e fruibilità alla città, non sia qualificante ridurre tutto a una mera questione di numeri, altrimenti potremmo affermare che l'amministrazione De Angelis, al momento, ha speso 58.696 euro per le iniziative natalizie messe in cantiere, mentre l'amministrazione precedente ha superato i 70mila.
Detto questo, quel che conta è la qualità delle proposte culturali, il cui giudizio è rimesso ai cittadini. L'auspicio, tuttavia, dovrebbe essere comune: rendere Avezzano sempre più bella e accogliente, fornendo alle famiglie momenti di incontro e intrattenimento, possibilmente in linea con quello spirito del natale che non dovrebbe essere inquinato da polemiche sterili e strumentali che altro non fanno che alimentare disinformazione e dissapori, questi sì, gratuiti».
E anche queste parole o meglio queste cifre potrebbero servire a mettere un punto alle polemiche e rasserenare gli animi. Molto probabilmente non sarà così e allora non ce ne voglia nessuno ma con lo spirito illuminato dalle luminarie vorremmo rassicurare i politici in servizio di opposizione permanente, gli amministratori fuori dal Comune e i cittadini a gettone che si stracciano le vesti in Rete: né i 60 mila euro di De Angelis né i 70mila di Di Pangrazio sarebbero riusciti a risolvere il problema della fame nel mondo. Per quello ci vuole tutta un’altra illuminazione.
Direttore
Photo by Fabio 2068