AVEZZANO. Per Confesercenti Nazionale, con il DPCM entrato ieri in vigore e che contiene nuove norme restrittive per bar e ristoranti, si infligge un ulteriore colpo ad un settore già estremamente provato dalla crisi economica, dal lockdown e dallo smart working.
Sulla questione interviene il Presidente di Confesercenti Area Avezzano Marsica, Filiberto Figliolini: “nessuno naturalmente vuole sottovalutare la crescita dei contagi e riteniamo una priorità la salute dei cittadini. Al tempo stesso però pensiamo che l’aumento dei contagi di queste ore non si può frenare semplicemente chiudendo in anticipo bar e ristoranti”.
Sono noti - prosegue Figliolini - i miei appelli a tutti i colleghi sul rispetto delle regole e sul senso di responsabilità che una simile situazione richiede a ciascuno di noi, ma non bisogna generalizzare ed anzi apprezzare il fatto che i titolari delle attività fino ad oggi hanno dimostrato di svolgere con professionalità il loro lavoro e di prestare particolare attenzione alle regole di distanziamento sociale per contenere la diffusione del Covid. Misure che tendono a individuarli, senza distinguo, come responsabili della diffusione del coronavirus sono sbagliate perché colpiscono un’intera categoria già in difficoltà. Sono invece necessari controlli più diffusi e più attenti negli spazi pubblici dove si assembrano persone, spesso giovani, senza alcun controllo da parte delle autorità, magari consumando superalcolici, come è dimostrato da fatti di cronaca che hanno interessato anche la nostra Città.
Ora che le restrizioni ci sono, ci aspettiamo che il Governo stanzi immediatamente nuove risorse per compensare la perdita di fatturato che le attività subiranno in questo mese di limitazioni, che si sarebbero potute evitare con maggiori controlli sul territorio per sanzionare chi non rispetta le regole e i protocolli condivisi.
Sulla stessa lunghezza d’onda del Presidente sono anche i Componenti del Direttivo marsicano di Confesercenti, Franco Franciosi ed Antonio Nanni che, hanno anche la responsabilità della Fiepet, la Federazione dei Pubblici Esercizi dell’Associazione.
“Le nostre attività sono già sottoposte a rigidi protocolli di sicurezza, che, nella maggior parte dei casi, vengono rispettati. Le regole di distanziamento, proseguono i due imprenditori, sia all’interno che all’esterno di bar e ristoranti permettono ai titolari di garantire un servizio sicuro alla propria clientela. Certamente occorrono più controlli, la salute pubblica è la priorità ma bisogna tener conto anche della tenuta del tessuto imprenditoriale. Esiste un problema di comportamenti individuali, ma difficilmente si risolverà chiudendo prima bar, ristoranti e pub (questi ultimi probabilmente decideranno di non aprire affatto vista la forte penalizzazione che il nuovo orario costituisce per loro). Già la preoccupazione causata dalle anticipazioni sui provvedimenti, che circolano della scorsa settimana, ha creato un effetto lockdown sui consumi”.
Con questa situazione e con la preoccupazione che torna di nuovo ad assillare le nostre imprese, proseguono Franciosi e Nanni, c’è bisogno di una riflessione da parte di tutti. Nostra come organizzazione di categoria, e su questo siamo già al lavoro con un tavolo progettuale convocato ad hoc, ma anche da parte del Comune di Avezzano, al quale chiediamo ufficialmente un incontro per studiare insieme soluzioni che possano alleviare le difficoltà degli esercenti e delle micro e piccole imprese operanti in Città.
Con il Sindaco Di Pangrazio, ovviamente insieme con le altre associazioni di categoria, si dovrà discutere di piano traffico, di rafforzamento e qualificazione del sistema dei dehors, solo per citare alcuni possibili interventi immediati, ma sicuramente, a medio termine, occorre con l’Amministrazione lavorare ad un piano specifico e straordinario per non far morire le attività e con esse la nostra città.